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Il risultato delle recenti elezioni amministrative a Francavilla al mare, che ha sancito l'incoronazione dell’Imperatore Luciani, ha evidenziato come si sia andati ben oltre il cosiddetto "patto del Nazareno". Che ci potesse essere un corposo travaso di "politicanti" (con annesso seguito di elettori) dal centro-destra al sedicente centro-sinistra (alias il carro del vincitore) era ampiamente prevedibile.

Il "partito della nazione" ha ricevuto (forse solo a Francavilla) la sua piena consacrazione. La notizia di cotanta ed insolita affermazione di "renziana "attribuzione, ha interessato perfino l'ironico e pungente show di Maurizio Crozza nella puntata di Di venerdì del 07 giugno.

L'insuccesso del PD nelle  maggiori città d'Italia aveva trovato, secondo il Crozza-Renzi, un grande "sollievo" nel roboante risultato di Francavilla. In Italia, alla stragrande maggioranza dei politici piace collocarsi al "centro": una posizione logistica ottimale per poter scegliere la migliore direzione, senza trascurare nemmeno le inversioni a U! Non meraviglia, quindi, che masse di centristi abbiano scelto di salire sul carro del vincitore di turno.

Molti "figli del Nazareno" hanno, di conseguenza, optato per il "genitore "più conveniente. Se può essere comprensibile che tali "figli", naturali o adottivi o perfino affiliati, abbiano deciso per il patriarca del momento, non altrettanto comprensibile appare la decisione delle "falangi" che hanno passato letteralmente il ...Rubicone, attratti dalla "Sirena" del nuovo corso. Politici, attivisti e rispettive "famiglie", sono così andati ben oltre il...Nazareno! Francavilla ha finalmente eletto un vero sindaco di centro-sinistra ! ? Peccato, però, che il partito che doveva portare il suo “mancino” patrimonio, cioè il Partito Democratico, è riuscito ad eleggere solo candidati che nulla hanno a che vedere con una, seppur velata, tradizione di sinistra. Uno dei pochi candidati, più o meno riconducibili(ma è un eufemismo) alla sinistra locale era Tina Di Girolamo. Purtroppo nemmeno lei ce l'ha fatta al primo turno, dovendo aspettare il ripescaggio generato dalla giostra delle nomine.

Per il resto onore al vincitore, poiché chi vince ha sempre ragione. Il risultato plebiscitario ci ha mostrato una città praticamente perfetta e priva di problemi, con un presente ed un futuro più che rosei. Il termine disoccupazione, a Francavilla, risulta sconosciuto; l'economia turistica viaggia alla grande; d'ora in poi si parlerà di "cemento zero" ed i costruttori locali dovranno cercarsi altrove occasioni di ulteriori speculazioni edilizie; la limpidezza del mare sarà degna di quella della Sardegna, della Grecia o della Costa Croata; il verde pubblico sarà preso ad esempio dai migliori parchi naturali; i prossimi cambi di destinazione d'uso saranno di segno opposto, cioè decine di condomìni verranno trasformati in strutture ricettive; le case costruite sulla spiaggia verranno"delocalizzate", abbattute e ricostruite in zone collinari; “parte” del Palazzo Sirena diventerà un teatro con un calendario degno del Teatro La Scala, del San Carlo o della Fenice; gli artisti di fama internazionale faranno a gara per venire a Francavilla; l'urbanistica ricalcherà gli orientamenti di Dubai e di Montecarlo. Di questo passo Francavilla potrà fare concorrenza, per convenienza residenziale, ai migliori "paradisi fiscali". Una città per pochi ..."eletti"!

Salavatore Napoletano da Primo Foglio n. 3 Luglio-Agosto 2016

 

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