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candidati centrodestra

Come si fa a dissipare un patrimonio di voti pari al 58% nel 2011 e ridurlo al 15 % nel 2016? Facile: facendo di tutto per far vincere Antonio Luciani! Sto parlando di quanto è successo al centrodestra nella nostra città. Le prime avvisaglie si erano già avute negli ultimi 5 anni con una “presenza” in consiglio comunale quasi annoiata, mentre Luciani ed i suoi consolidavano il consenso con i nuovi adepti nel bacino elettorale moderato che il Sindaco ben conosce.

Il secondo segnale è stato l’organizzazione delle primarie che, mai come in questo momento, non servivano al centrodestra, con un tira e molla e l’esclusione di Franco Moroni (il più votato dai francavillesi nel 2011!). La scelta dei candidati alle primarie è stata fatta non certo tra i più forti elettoralmente. Alessandro Mantini entrato da poco in Consiglio Comunale e con un afflato con i francavillesi tutto da costruire e uno sparring partner da scegliere senza nuocere alla causa, cioè indebolirsi ma non troppo: Massimo Pasqualone. Questi con un passato nel centrosinistra (candidato nel 1998 con i Popolari e indicato come Sindaco del centrosinistra nel 2003 a Torrevecchia). Il risultato delle primarie è stato equilibrato con tuttavia solo circa 900 elettori alle urne.

Mantini ha svolto il suo compito di candidato sindaco con onestà, mentre Pasqualone, come capolista di Fratelli D’Italia - Alleanza Nazionale, ha ottenuto appena 12 voti di preferenze (forse qualcosa non quadra!) E poi mi chiedo: come mai tutti quei candidati di centrodestra con un “bagaglio”di voti personali superiore ai 100 (vedi immagine allegata) non si sono presentati? Se a questi aggiungiamo che molti sono trasmigrati da destra a Luciani (Massimo Nunziato, Mirko Di Muzio, Luca Paolucci, Massimiliano Talento, Anna Maria Cianci, Valeria Spacca, Manuela D’Astolfo, Abner Marzi ed altri) il quadro è completo e meglio si comprende il risultato finale. Che c’entra, poi, la dichiarazione di Angelucci sul Porto e sulla sua“desiderata” a dirigerlo? Il porto nel 2011 era avversato, più o meno, da tutti (meno che da lui e dal centrodestra). Senza il finanziamento regionale dalfonsiano di ulteriori 2.500.000,00 di euro, i lavori del porto non sarebbero (?) ripartiti. Ora Luciani ne ha fatto un punto fermo del suo programma. Anche se, come già denunciato, per il completamento ed il completo funzionamento dell’Approdo per la piccola pesca e turistico (questa è la denominazione corretta) occorreranno più di 7 milioni di Euro. Stranezze elettorali? Il potere in città si è trasformato ma ha la stessa faccia del centrodestra!

Moreno Bernini da Primo Foglio n. 3 Luglio-Agosto 2016

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