RESORT LE VELE: IL CAMBIO DI
DESTINAZIONE D’USO "GIOCATO" SULLE...PAROLE.
Un’importante attività amministrativa gestita con spregiudicatezza (politica) e incertezza (uffici)!
Le parti della relazione istruttoria che pubblichiamo [sulla stampa cartacea di Primo Foglio n. 2, Aprile 2013 ndr] sono quella redatta (a mano) dal Responsabile del procedimento e, di conseguenza, quella del Dirigente settore Urbanistica Arch. Roberto Olivieri.
Oltre alla indecifrabilità della scrittura (forse era il caso per una questione di trasparenza di redigere l’atto al computer) la cosa sorprendente è la prudenza con cui questa è stata elaborata.
Mai una volta è usata la parola favorevole.
Spesso si incontrano delle cancellature che in un atto pubblico non dovrebbero comparire: la prima è relativa alla cifra di Euro 1.289,30 scritta erroneamente e poi corretta con la cifra esatta di Euro 1.289.302,15 (a mano e non anche in lettere); poi, nella parte redatta dal Responsabile del procedimento Ing. Graziano Cialfi, si legge: “Si ritiene che la delibera possa essere…” (a questo punto vi è una cancellatura forse sulla parola approvata o applicata e viene scritto sopra “predisposta”!!!); poi ancora: “…l’albergo in corso di costruzione possa essere trasformato in residenze non essendo negata tale possibilità dalla delibera di C.C.” (!!??).
Tale delibera, invece, prevede solo la possibilità di cambio di destinazione d’uso in appartamenti per ALBERGHI IN ATTIVITA’ o DISMESSI.
E’ chiaro che non è scritto che gli alberghi in costruzione non possono essere trasformati. Ma veramente vogliamo scherzare?
Da notare la prudenza anche del Dirigente che, letta la relazione, scrive sempre a mano
“... VISTO IL PARERE SI DISPONE PREDISPOSIZIONE DELIBERA G.C. 20.3.2013”.
Un giro di parole per lasciare l’ultima parola alla Giunta che si è espressa all’unanimità.
CONCLUSIONE
Il cambio di destinazione d’uso era da NEGARE.
I proprietari avrebbero potuto completare la costruzione dell’albergo e basta.